METIS

Associazione Grossetana Psicoterapeuti

a orientamento psicoanalitico


RASSEGNE DI LEGGIAMO E PARLIAMONE

Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di un libro

Anno 2015

Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di un libro

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Anno 2014

Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di un libro

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Anno 2013

Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di un libro

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Anno 2012

Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di un libro

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Anno 2011

Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di un libro

d.ssa Lucci Lara Il valore della rabbia Rabbia e vendicatività (AA.VV. Bollati Boringhieri- Milano 1992)

dott. Maurizio Riccetti Bruto Simon Pietro, Eva, Ugolino, Lancillotto, Giuda, Emma Ulisse, Ingrid, Robespierre… però che bel corteo di traditori “Amare Tradire “ (A. Carotenuto, Bompiani, Milano, 1991)

dr. Petrucci Franco "L’inconscio sul viale del tramonto? Mutazioni antropologiche nell’uomo ipermoderno?"“ L’uomo senza inconscio” (M. Recalcati, Cortina, Milano, 2010)


Anno 2010


d.ssa Moretti Maria Paola Il sentimento della invidia nelle relazioni interpersonali Cenerentola e le sorellastre: dell'invida e dell'essere invidiati (Ann e Barry Ulanov - ed Moretti e Vitali 2004)




d.ssa Tenerini Alessandra La vergogna fra apparire, essere e scomparire Persone che scompaiono. Vergogna e apparire (Benjamin Kilborne - ed. Borla 2008)




dr. Petrucci Franco "Cosa rappresenta la nascita di un fratello"La dimen-
sione fraterna in psicoanalisi G. Trapanese e M. Sammantico (a cura di) - ed Borla 2008



ABSTRACTS RELAZIONI 

d.ssa Maria Paola Moretti 

"Il sentimento della invidia nelle relazioni interpersonali"  

Intervento sul libro: ("Cenerentola e le sorellastre: dell’invida e dell’essere invidiati",Ann e Barry Ulanov - ed Moretti e Vitali 2004 )
Attraverso una rilettura psicoanalitica della fiaba di Cenerentola si approfondiscono alcuni significati legati al sentimento della invidia nella sua forte componente distruttiva. L’analisi del testo pone attenzione alla distinzione tra invidia, gelosia e avidità delineando le implicazioni a livello intrapsichico ed interpersonale. Nella fiaba la personificazione dell’invidia è vista nelle sorellastre di Cenerentola e nella madre-matrigna, rappresentazioni metaforiche di un femminile che deve ricostruire una relazione positiva fra le parti scisse del sé per potersi incontrare con il maschile. Cenerentola pur oggetto di forte invidia , rimanendo ancorata ad un femminile forte e fiducioso, può sostenere la pesantezza del suo vivere ed incontrare l’altro nella pienezza del sé.  

d.ssa Tenerini Alessandra 

"LA VERGOGNA TRA APPARIRE, ESSERE E SCOMPARIRE"  

Intervento sul libro: (“Persone che scompaiono. Vergogna e apparire”. Benjamin Kilborne (2002), Borla, Roma, 2005)
La tesi del libro è che noi cerchiamo di controllare ciò che sentiamo attraverso ciò che appariamo, e che più nascondiamo e reprimiamo i nostri sentimenti più perdiamo fiducia in noi stessi e dipendiamo dalle apparenze. Attraverso esempi clinici, riferimenti ai miti e ad opere d’arte Kilborne propone un’indagine sulla vergogna collocandola all’interno della cornice teorica della psicoanalisi freudiana. In particolare l’autore ipotizza che la vergogna abbia a che fare con l’ideale dell’Io, con l’idealizzazione e con il prevalere nella personalità di aspetti narcisistici. Emerge una visione per cui la vergogna si connota come un qualcosa che può annientare ma che al tempo stesso può mettere in moto un processo di elaborazione e di cambiamento.  

dr Franco Petrucci 

"Cosa rappresenta la nascita di un fratello?  

Intervento sul libro: ("La dimensione fraterna in psicoanalisi, a cura di G. Trapanese e M. Sommantico, Borla ed. 2008")
La nascita di un fratello è un evento che comporta l'attivazione del cosiddetto "complesso fraterno", cioè di un insieme di dinamismi psichici profondi, di fantasie e desideri inconsci. L'uso di questo termine è riconducibile a Lacan che parlò di complesso di "intrusione" riferendosi ai vissuti del fratello maggiore, per il quale i fratelli che vengono dopo di sé sono degli intrusi che alimentano sentimenti di gelosia e di rivalità. Le differenze di età renderanno conto di varie configurazioni nel rapporto tra fratelli dispiegandosi tra gli estremi di una intolleranza verso l'altro avvertito come un usurpatore ed atteggiamenti protettivi. Il legame fraterno come legame geloso viene descritto da Freud che lo considera uno spostamento del complesso edipico, mentre la condizione fraterna viene posta, nell'opera "Totem e tabù", all'origine della civiltà con l'introduzione dei divieti  di parricidio e di incesto.  Ma  dal  legame fraterno, che insorge all'insegna del rifiuto e dell'aggressività, possono crescere e svilupparsi forme  di relazione e di scambio tra fratelli  fondamentali  per  la  maturazione  psichica,  il  riconoscimento  dell'altro e  la  creazione di  legami  sociali.  Il superamento del complesso fraterno consiste nel riconoscimento dell'altro diverso e simile a  sé  e  crea le   condizioni  per  la  trasformazione dell'aggressività in quel sentimento di accettazione e di amore che è base di ogni legame sociale. I fratelli sono i primi nemici, ma anche coloro con cui l'amore e l'identificazione sono stretti; la relazione fraterna mette a confronto con un doppio di sé, con un simile che è anche un diverso, un altro da riconoscere come tale e con cui relazionarsi. La dimensione psichica fraterna ha, perciò, una complessità e una    specificità  che  vanno  oltre  il semplice collocamento nella competizione edipica e può essere inquadrata come una problematica legata allo sviluppo di  forme  di  coesistenza e come un fattore che favorisce la maturazione psichica ed emotiva. Metis Associazione Grossetana di Psicoterapia ad Orientamento Psicoanalitico 

Anno2009


dr. Franco Petrucci L'inclinazione alla malafede nella coscienza contemporanea ("L'ambiguità" di Simona Argentieri Giulio Einaudi ed. 2008)


 d.ssa Alessandra Tenerini L'esperienza passionale tra individuo gruppo e cultura ("Itinerari e figure della passione" di Giorgio Sassanelli Antigone ed. 2008)


D.ssa Elisabetta Ferrulli, d.ssa Maria Paola Moretti, dr. Franco Petrucci, dr. Maurizio Riccetti Riparliamone (Presentazione del libro "Leggiamo e parliamone, conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di un libro - anni 2005, 2006, 2007 e 2008" Innocenti ed. 2009)

ABSTRACTS RELAZIONI 
 

dr Franco Petrucci 

 "L'inclinazione alla malafede nella coscienza contemporanea" 

Intervento sul libro: ("L'ambiguità" di Simona Argentieri, Einaudi ed. 2008) 
L'ambiguità esprime la convivenza dentro il sé di aspetti contraddittori del pensiero senza che il soggetto manifesti conflitto o disagio. E' un tendenza in crescita nella nostra società, definibile anche come malafede; una ambiguità  che  sfocia  in  atteggiamenti  e  comportamenti  contradditori  e  che permette a livello individuale e collettivo di  sfuggire alla  responsabilità  delle proprie scelte. Non  va  confusa  con  la  menzogna,  l'ambivalenza,  il cinismo, l'ipocrisia. Ambiguità e malafede non sono descritte da una specifica patologia o configurazione di  personalità,  anche  se  si  ripercuotono negativamente sul funzionamento mentale individuale e sulla qualità delle relazioni sociali. L'ambiguità manifesta una patologia del Super-Io e appare come conseguenza di una serie di "piccole" scissioni all'interno della personalità che non interessano tanto i contenuti mentali (idee, affetti),  ma  che servono a eliminare o attenuare i nessi, i collegamenti logico-affettivi tra di essi e tra gli aspetti contradditori  di  sé.  L'ambiguità  fa  intravedere  una manovra regressiva della mente con un ritorno agli stadi  di  primitiva  fusione  e  indifferenziazione  che  caratterizzano  i  primi  abbozzi  del  nostro funzionamento psichico, quando esiste un "nucleo ambiguo" dell'Io. La regressione all'indifferenziazione di sé e alla non  discriminazione  cognitiva  e morale si oppone ai tentativi di confronto, perché uscire dall'ambiguità significherebbe avvertire il disagio, la colpa, implicherebbe fare  quella  fatica mentale che con la malafede si è voluta scansare. Malafede e ambiguità sono rintracciabili  nell' esperienza  psicoterapeutica  e  nell'ambito  sociale. Possono investire il campo degli affetti, le relazioni con la diversità, le profonde trasformazioni che riguardano  la coppia e  la  famiglia,  l'identità  di genere, l'etica e la bioetica, la spiritualità, la fede religiosa, la psicoanalisi stessa. 

d.ssa Tenerini Alessandra 

"L’ESPERIENZA PASSIONALE NELL’INDIVIDUO, NEL GRUPPO, NELLA CULTURA"  

Intervento sul libro: ("Itinerari e figure della passione" di Giorgio Sassanelli Antigone ed. 2008)
Il testo approfondisce i percorsi dello sviluppo della personalità considerando la passione come un’esperienza che organizza il desiderio del soggetto all’interno della relazione con l’altro. Nodo centrale dello sviluppo individuale è il desiderio incestuoso la cui elaborazione può andare incontro a differenti destini: non solo quello edipico, ma anche quello ideale e quello isterico passionale. Nel mostrarci queste linee di sviluppo l’autore mette in luce modalità con cui il desiderio si confronta con la trasgressione e la norma, ed organizza differenti relazioni soggetto-oggetto. I riferimenti a riti ed opere letterarie sono la base per alcune riflessioni sul ruolo svolto dal gruppo di appartenenza e dal contesto culturale come potenziali garanti di significati e comportamenti.  

 

Anno 2008



Dr. Franco Petrucci: L'importanza di esprimere e riconoscere le emozioni ( Evitare le emozioni, vivere le emozioni. Antonino Fierro Cortina ed 2007 )      d.ssa Maria Paola  Moretti. La violenza nel quotidiano ( La violenza e la vita: la faccia nascosta di Edipo. J. Bergeret Borla ed. 1994)        dr. Maurizio Riccetti : Specchio, specchio delle mie brame dove si trova l'eros nel reame. (Gli specchi dell'eros maschile. Jole Baldaro Verde Roberto Modella Cortina ed. 2004 )


ABSTRACTS RELAZIONI 

dr. Franco Petrucci  

" L'importanza di esprimere e riconoscere le emozioni."  

Intervento sul libro: ("Evitare le emozioni, vivere le emozioni. Antonino Fierro Cortina ed 2007)
L’importanza di esprimere e riconoscere le emozioni viene analizzata da una particolare prospettiva psicoanalitica che mette in relazione l’espressione dell’emotività con lo sviluppo del pensiero e il funzionamento della mente. E’ il modello del mentale proposto da Bion, che pone alla base delle relazioni umane la dialettica tra una mente che raccoglie e restituisce trasformate emozioni e sensazioni primitive e ingestibili evacuate e proiettate da un’altra mente. La terapia psicoanalitica attiva una relazione che sviluppa progressivamente nel paziente gli strumenti per metabolizzare e alfabetizzare le emozioni in modo da permettergli una crescita nella capacità di mentalizzare.  

d.ssa Maria Paola Moretti 

"La violenza nel quotidiano"  

Intervento sul libro: ("La violenza e la vita: la faccia nascosta di Edipo",J. Bergeret Borla ed. 1994)
Partendo dal concetto di violenza mutuato dalla natura,e cioè come forza istintiva di natura protettiva, l’autore teorizza un modello teorico di formazione della aggressività distruttiva. Il modello identifica nel surplus di energia libidica a disposizione del soggetto o nell’impossibilità di esprimerla, la causa della formazione della aggressività. In questa situazione all‘individuo rimangono due opzioni: l’acting out, che si esprime nella aggressività individuale e/o di gruppo per es., o la disintegrazione psichica tipica dei disturbi psicotici o disturbi di personalità borderline.. Riprendendo il mito di Edipo Bergeret ne presenta una lettura nuova ritrovando la modalità difensiva genitoriale alla origine del mito quale determinante per l’attacco aggressivo del figlio Edipo.  

dr. Maurizio Riccetti  

“SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME, DOVE SI TROVA L’EROS NEL REAME ?” ”  

Intervento sul libro: ("“Gli specchi dell'eros maschile” di Jole Baldaro Verde e Roberto Todella ed. Cortina 2005 e brani tratti dal Cantico dei Cantici di Re Salomone, Gente dello Wyoming di A. Proulx, Tre camere a Manhattan di G. Simenon, Un amore di D.Buzzati)
Se tra i presenti c’è chi ha già assistito alle mie precedenti conferenze e a occhio mi pare ce ne siano, sa che ho trattato prevalentemente di psicologia maschile con particolare riferimento al ruolo identitario di padre e dì come la carenza, o addirittura l’assenza del padre, sia causa di significative difficoltà nello sviluppo psichico del figlio. Quest’anno ho deciso di cambiare argomento ma di rimanere attento alla psicologia maschile e ho scelto di fare una conferenza diciamo…a luci rosse prendendo spunto da un recente libro di Jole Baldaro Verde e Roberto Todella, un saggio che compie un interessante analisi dell’eros maschile e della sua necessità di esprimersi attraverso diversi specchi, cioè attraverso figure diverse tra loro che l’uomo investe di libido.  

Anno 2007



Dr. Franco Petrucci Il pieno e il vuoto. Dall'abbondanza del cibo al cibo come problema. (Anoressia, bulimia e obesità" di M Recalcati e U. Zuccardi.Merli. Bollati Boringh. ed 2006) Adolescenza: la sfida del crescere.   D.ssa Maria Paola Moretti La nuova sfida adolescenziale.
( "I nuovi adolescenti, padri e madri di fronte a una sfida" di Pietropolli Charmet Cortina ed. 2002) Dr. Maurizio Riccetti Elementi psichici per comprendere il rapporto padre-figlio nel destino dei figli e delle comunità (" Il segno del padre" di P. Ferliga Moretti e Vitali ed.)

ABSTRACTS RELAZIONI 

dr. Franco Petrucci  

"Il pieno e il vuoto. Dall'abbondanza del cibo al cibo come problema."  

Intervento sul libro: ("Anoressia, bulimia e obesità" di M Recalcati e U. Zuccardi.Merli. Bollati Boringh. ed 2006)
Anoressia, bulimia e obesità sono diventate delle vere piaghe della nostra epoca. La civiltà di oggi si fonda sul consumo di tutto ciò che si può desiderare e anche di più. Il desiderio di qualcosa che non abbiamo è stimolo di creatività e di impegno; ma oggi l’essere continuamente colmati dalla disponibilità di prodotti sempre più nuovi e raffinati tende a spegnere il desiderio. La mancanza si è così trasformata in un vuoto da riempire. I disturbi alimentari esprimono anche questo, lo smarrimento del desiderio e della ricerca del legame d’amore con l’altro e rappresentano o un tentativo di riempire il vuoto ed i conflitti evolutivi col mito della magrezza.  

d.ssa Maria Paola Moretti 

"Adolescenza: la sfida del crescere"  

Intervento sul libro: ("I nuovi adolescenti, padri e madri di fronte a una sfida" di Pietropolli Charmet Cortina ed. 2002)
L’autore profondo conoscitore della tematiche tipiche della adolescenza propone una lettura accurata di come il passaggio dalla famiglia normativa a quella affettiva abbia determinato dei mutamenti nei paradigmi che postulano lo sviluppo psichico dell’individuo. Nella famiglia di oggi svengono vissute identificazioni incrociate, laddove il figlio si identifica con il genitore ed il genitore con il figlio; oggi si pone l’accento alla relazione eludendo completamente la norma che nel suo implicito richiama ad un confine, definendosi anche come contenitore. Pietropolli Charmet offre questa ed altre spiegazioni alla base dei comportamenti adolescenziali moderni , comportamenti tessuti con sentimenti di aggressività, o vissuti di noia profonda. Non ultima la sessualità che appare priva di vissuto corporeo oltre che affettivo.  

dr. Maurizio Riccetti  

“Elementi psichici per comprendere il rapporto tra padre-figlio”  

Intervento sul libro: ("Il segno del padre nel destino dei figli e della comunità” di Paolo Ferliga, ed. Moretti e Vitali, Bergamo 2005 )
Il saggio sottolinea il pericolo che la scomparsa del padre nella famiglia e nella società implica per lo sviluppo psichico del figlio e, per ricaduta, nella stessa comunità, privata di un elemento sostanziale come quello maschile-paterno. L’assenza del padre reale si accompagna ovviamente all’indebolimento dell’idea archetipica del padre, che invece dovrebbe essere, come in un circolo virtuoso, struttura portante e rigenerante del padre come figura reale e a riscoprire importanza e la bellezza dell’essere padre.. Particolare attenzione viene data alla duplicità dell’archetipo del padre nella sua funzione luminosa e oscura, la cui ambiguità costituisce in alcuni casi il complesso paterno.  

Anno 2006



dr. Maurizio Riccetti:Crisi dell'uomo: trasformazione della figura maschile nell'attuale contesto sociale e sua possibile evoluzione ("L'uomo post patriarcale" di Giorgio Cavallari ed. Vivarium 2003) d.sse Elisabetta Ferrulli e Maria Paola Moretti: Può l'amore nascere dall'amore? L'amore romantico come stabilità e prevedibilità enel senso della scoperta e del rischio ("L'amore può durare? Il destino dell'amore romantico" di Stephen Mitchell ed. Cortina 2003) Dr. Franco Petrucci: Rivivere ciò che non è narrabile: il recupero emozionale di esperienze precoci nella relazione psicoanalitica ("Sentire le parole - Archivi sonori della memoria implicita e musicalità del transfert" di Mauro Mancia ed. Bollati Boringhieri 2004)

ABSTRACTS RELAZIONI 

dr. Maurizio Riccetti  

“Crisi dell’uomo: trasformazione della figura maschile nell’attuale contesto sociale e sua possibile evoluzione”  

Intervento sul libro: ("L’uomo post patriarcale. Verso una nuova identità maschile” di Giorgio Cavallari, ed. Vivarium, Milano 2003)
Il saggio affronta un’innegabile dato di fatto: la crisi esistenziale e spesso psicopatologica dell’uomo contemporaneo nel difficile compito di traghettamento dall’epoca patriarcale, quella cioè del padre-padrone e del padre-legge, a quella post-patriarcale, dove l’uomo, deposta la veste del padre-padrone, conserva ancora, e giustamente per l’equilibrio psichico di se stesso e delle nuove generazioni, la veste del padre-legge mentre contemporaneamente cerca di muoversi verso un incontro integrativo e trasformativo con la donna. Esperienze emotive precoci, antecedenti lo sviluppo del linguaggio e della funzione simbolica, sono oggetto di una memorizzazione non cosciente e non narrabile, ma possono venire recuperate e rivissute nella relazione psicoanalitica mediante il transfert e il sogno. Gli studi delle neuroscienze distinguono due tipi di memoria: una “esplicita” suscettibile di narrazione e una “implicita” collegata a esperienze non verbalizzabili. Le esperienze depositate nella memoria esplicita potranno essere recuperate tramite ricordi e narrazioni, mentre le esperienze precoci depositate nella memoria implicita non potranno essere narrate, ma rivissute emotivamente all’interno della relazione analitica nel transfert e nel sogno.  

d.ssa Maria Paola Moretti 

"Può l’amore nascere dall’amore? L’amore romantico come stabilità e prevedibilità e nel senso della scoperta e del rischio"  

Intervento sul libro: ("L'amore può durare? Il destino dell'amore romantico" di Stephen Mitchell ed. Cortina 2003)
Il libro di Mitchell affronta il tema dell’amore romantico valutando le sue peculiarità sia nell’ottica della sicurezza affettiva , in cui la passione amorosa cede il passo alla fiducia e sicurezza del rapporto, sia in relazione all’amore sentito come avventura e ricerca del nuovo. Nel rilevare gli elementi fondanti il sentimento dell’amore l’autore analizza in particolare la tematica della aggressività, della sessualità e della idealizzazione.. Il degradarsi degli amori, sostiene Mitchell non è dovuto alla contaminazione dell’aggressività, ma alla incapacità di contenere la tensione tra questi due sentimenti, perché la capacità di amare per molto tempo una persona implica la capacità di tollerare e riparare l’odio. La tesi dell’autore è che per sostenere la passione romantica è necessaria una particolare e delicata opera di equilibrio nella triade desiderio, dipendenza ed aggressivi  

Anno 2005



dr. Maurizio Riccetti: Funzione paterna e sviluppo psicologico del figlio. ("Il padre: l'assente inaccettabile", Claudio Risé, ed. San Paolo)

d.ssa Maria Paola Moretti: Un percorso nella psicologia del femminile: dal mito ai giorni nostri. ("Amore e Psiche: un'interpretazione nella psicologia del profondo", Erich Neumann, Astrolabio ed. 1989)

dr. Franco Petrucci: Qualità dell'accudimento nell'infanzia e sviluppo psichico. ("Psicoanalisi e teoria dell'attaccamento", Peter Fonagy, Raffaello Cortina ed.)

ABSTRACTS RELAZIONI 

dr. Maurizio Riccetti  

"Funzione paterna e sviluppo psicologico del figlio"  

Intervento sul libro: ("Il padre:l'assente inaccettabile", Claudio Risé, San Paolo ed.2003)
C' è un problema sociale ormai evidente per chiunque: il padre e la sua funzione paterna sono in esilio. La società occidentale ha lentamente espulso il padre e i suoi significati psicologici dalla famiglia e da molte istituzioni formative, la scuola in primis. L’importanza del padre e la funzione paterna oltre che fondamentali per lo sviluppo psichico del figlio sono elemento essenziale per contenere le ansie, l’esasperazione dell’aggressività e le risposte depressive. Il padre viene valutato nella sua profonda essenza, quella cioè di imprimere una ferita psichica nel figlio, per aiutarlo tramite la Legge a dare un senso, una direzione alle sue energie: padre come ponte tra figlio e società, come collegamento fra terra e divino.  

d.ssa Maria Paola Moretti 

"Un percorso nella psicologia del femminile: dal mito ai giorni nostri"  

Intervento sul libro: ("Amore e Psiche: una interpretazione della psicologia del profondo", Erich Neumann,Astrolabio ed. 1989)
La favola di Eros e Psiche ,inserita nel libro “ L’asino d’oro “ di Apuleio, viene raccontata da una vecchia a Carite, la sua padroncina. E. Neumann ne ha approfondito i significati rendendo attuale il contenuto della favola in relazione allo sviluppo della psicologia femminile. Dal tema della bellezza, alla invidia di Afrodite e delle sorelle di Psiche, passando attraverso la solitudine della stessa, che incontra l’amore nel buio della inconsapevolezza, fino alla rappresentazione del difficile percorso di individuazione che Psiche effettua nell’affrontare le famose fatiche, cercheremo di individuare, passo dopo passo, quali aspetti sono ancora presenti nella vita di una donna, comprenderne i significati simbolici e relazionali e la loro influenza nella relazione con il maschile.  

dr. Franco Petrucci  

"Qualità dell'accudimento nell'infanzia e sviluppo psichico."  

Intervento sul libro: ("Psicoanalisi e teoria dell'attaccamento", Peter Fonagy, Raffaello Cortina ed.)
Anche se la storia dei rapporti tra psicoanalisi e teoria dell’attaccamento è punteggiata da contrasti e incomprensioni la moderna teoria psicoanalitica condivide l’assunto fondamentale della teoria dell’attaccamento, e cioè la centralità di un rapporto madre-bambino che soddisfa esigenze primarie di relazione più che bisogni fisici, mentre la teoria dell’attaccamento ha individuato quattro stili fondamentali di attaccamento e i loro effetti sullo sviluppo. È dunque possibile, oggi, un confronto e una integrazione tra le due teorie avanzando l’ipotesi che solo una relazione di attaccamento sicuro consenta al bambino lo sviluppo della capacità di mentalizzare, permettenogli di trovare nella mente della madre che lo rispecchia e lo contiene una versione riconoscibile di sé.