METIS
Associazione Grossetana Psicoterapeuti
a orientamento psicoanalitico
RASSEGNE DI LEGGIAMO E PARLIAMONE
Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di
un libro
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Anno 2015
Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di
un libro
per informazioni vedi programma
Anno 2014
Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di
un libro
per informazioni vedi programma
Anno 2013
Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di
un libro
per informazioni vedi programma
Anno 2012
Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di
un libro
per informazioni vedi programma
Anno 2011
Conversazioni di psicologia a partire dalla lettura di
un libro
d.ssa
Lucci Lara Il valore della rabbia
Rabbia e vendicatività (AA.VV. Bollati Boringhieri- Milano
1992)
dott. Maurizio Riccetti Bruto Simon Pietro, Eva, Ugolino, Lancillotto, Giuda, Emma Ulisse, Ingrid,
Robespierre… però che bel corteo di traditori
“Amare Tradire “
(A. Carotenuto, Bompiani, Milano, 1991)
dr. Petrucci Franco "L’inconscio sul viale del tramonto? Mutazioni antropologiche
nell’uomo ipermoderno?"“ L’uomo senza inconscio” (M. Recalcati, Cortina, Milano, 2010)
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Anno 2010
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d.ssa
Moretti Maria Paola Il sentimento della invidia nelle
relazioni interpersonali Cenerentola e le sorellastre: dell'invida e
dell'essere invidiati (Ann e Barry Ulanov - ed Moretti
e Vitali 2004)
d.ssa Tenerini Alessandra La
vergogna fra apparire, essere e scomparire Persone che scompaiono.
Vergogna e apparire (Benjamin Kilborne - ed. Borla
2008)
dr. Petrucci Franco "Cosa
rappresenta la nascita di un fratello"La dimen-
sione fraterna in
psicoanalisi G. Trapanese e M. Sammantico (a cura di) - ed Borla 2008
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ABSTRACTS
RELAZIONI
d.ssa Maria Paola
Moretti
"Il sentimento della invidia nelle relazioni interpersonali"
Intervento sul libro: ("Cenerentola e le sorellastre: dell’invida e dell’essere invidiati",Ann e
Barry Ulanov - ed Moretti e Vitali 2004
)
Attraverso una rilettura psicoanalitica della fiaba di Cenerentola si approfondiscono alcuni significati
legati al sentimento della invidia nella sua forte componente distruttiva. L’analisi del testo pone
attenzione alla distinzione tra invidia, gelosia e avidità delineando le implicazioni a livello
intrapsichico ed interpersonale.
Nella fiaba la personificazione dell’invidia è vista nelle sorellastre di Cenerentola e nella madre-matrigna,
rappresentazioni metaforiche di un femminile che deve ricostruire una relazione positiva fra le parti
scisse del sé per potersi incontrare con il maschile. Cenerentola pur oggetto di forte invidia , rimanendo
ancorata ad un femminile forte e fiducioso, può sostenere la pesantezza del suo vivere ed incontrare
l’altro nella pienezza del sé.
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d.ssa Tenerini Alessandra
"LA VERGOGNA TRA APPARIRE, ESSERE E SCOMPARIRE"
Intervento sul libro: (“Persone che scompaiono. Vergogna e apparire”.
Benjamin Kilborne (2002), Borla, Roma, 2005)
La tesi del libro è che noi cerchiamo di controllare ciò che sentiamo attraverso ciò che appariamo,
e che più nascondiamo e reprimiamo i nostri sentimenti più perdiamo fiducia in noi stessi e dipendiamo
dalle apparenze. Attraverso esempi clinici, riferimenti ai miti e ad opere d’arte Kilborne propone
un’indagine sulla vergogna collocandola all’interno della cornice teorica della psicoanalisi freudiana.
In particolare l’autore ipotizza che la vergogna abbia a che fare con l’ideale dell’Io, con l’idealizzazione
e con il prevalere nella personalità di aspetti narcisistici. Emerge una visione per cui la vergogna
si connota come un qualcosa che può annientare ma che al tempo stesso può mettere in moto un processo
di elaborazione e di cambiamento.
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dr Franco
Petrucci
"Cosa
rappresenta
la nascita di un fratello?
Intervento sul libro: ("La dimensione fraterna in
psicoanalisi, a
cura di G. Trapanese e M. Sommantico, Borla ed. 2008")
La
nascita di un fratello è un evento che comporta l'attivazione del
cosiddetto "complesso fraterno", cioè di un insieme di dinamismi
psichici profondi, di fantasie e desideri inconsci. L'uso di questo
termine è riconducibile a Lacan che parlò di complesso di "intrusione"
riferendosi ai vissuti del fratello maggiore, per il quale i fratelli
che vengono dopo di sé sono degli intrusi che alimentano sentimenti di
gelosia e di rivalità. Le differenze di età renderanno conto di varie
configurazioni nel rapporto tra fratelli dispiegandosi tra gli estremi
di una intolleranza verso l'altro avvertito come un usurpatore ed
atteggiamenti protettivi. Il legame fraterno come legame geloso viene
descritto da Freud che lo considera uno spostamento del complesso
edipico, mentre la condizione fraterna viene posta, nell'opera "Totem e
tabù", all'origine della civiltà con l'introduzione dei divieti
di
parricidio e di incesto. Ma dal legame
fraterno, che insorge
all'insegna del rifiuto e dell'aggressività, possono crescere e
svilupparsi forme di relazione e di scambio tra fratelli
fondamentali
per la maturazione
psichica, il riconoscimento
dell'altro e la
creazione di legami sociali. Il
superamento del complesso fraterno
consiste nel riconoscimento dell'altro diverso e simile a sé
e crea le
condizioni per la
trasformazione dell'aggressività in quel sentimento
di accettazione e di amore che è base di ogni legame sociale. I
fratelli sono i primi nemici, ma anche coloro con cui l'amore e
l'identificazione sono stretti; la relazione fraterna mette a confronto
con un doppio di sé, con un simile che è anche un diverso, un altro da
riconoscere come tale e con cui relazionarsi. La dimensione psichica
fraterna ha, perciò, una complessità e una
specificità che vanno oltre
il semplice collocamento nella competizione edipica e può
essere
inquadrata come una problematica legata allo sviluppo di
forme di
coesistenza e come un fattore che favorisce la maturazione psichica ed
emotiva. Metis
Associazione Grossetana di Psicoterapia ad Orientamento
Psicoanalitico
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Anno2009
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dr. Franco Petrucci L'inclinazione
alla malafede nella coscienza contemporanea ("L'ambiguità"
di Simona Argentieri Giulio Einaudi ed. 2008)
d.ssa
Alessandra Tenerini L'esperienza passionale tra individuo
gruppo e cultura ("Itinerari e figure della passione"
di Giorgio Sassanelli Antigone ed. 2008)
D.ssa
Elisabetta Ferrulli, d.ssa Maria Paola Moretti, dr. Franco Petrucci,
dr. Maurizio Riccetti Riparliamone (Presentazione
del libro "Leggiamo e parliamone, conversazioni di psicologia a partire
dalla lettura di un libro - anni 2005, 2006, 2007 e 2008" Innocenti ed.
2009) |
ABSTRACTS
RELAZIONI
dr Franco
Petrucci
"L'inclinazione
alla malafede nella coscienza contemporanea"
Intervento sul libro: ("L'ambiguità" di Simona
Argentieri,
Einaudi ed. 2008)
L'ambiguità esprime la convivenza dentro il sé di aspetti
contraddittori del pensiero senza che il soggetto manifesti conflitto o
disagio. E' un tendenza in crescita nella nostra società, definibile
anche come malafede; una ambiguità che
sfocia in
atteggiamenti e
comportamenti contradditori e
che permette a
livello individuale e
collettivo di sfuggire alla responsabilità
delle
proprie scelte. Non va
confusa con la menzogna,
l'ambivalenza,
il cinismo, l'ipocrisia.
Ambiguità e malafede non sono descritte da una specifica patologia o
configurazione di personalità, anche se
si
ripercuotono negativamente
sul funzionamento mentale individuale e sulla qualità delle relazioni
sociali. L'ambiguità manifesta una patologia del Super-Io e appare come
conseguenza di una serie di "piccole" scissioni all'interno della
personalità che non interessano tanto i contenuti mentali (idee,
affetti), ma che servono a eliminare o attenuare i
nessi, i
collegamenti logico-affettivi tra di essi e tra gli aspetti
contradditori di sé.
L'ambiguità fa
intravedere una manovra regressiva
della mente con un ritorno agli stadi di primitiva
fusione e indifferenziazione
che
caratterizzano i primi abbozzi
del
nostro
funzionamento psichico, quando esiste un "nucleo ambiguo" dell'Io. La
regressione all'indifferenziazione di sé e alla non
discriminazione
cognitiva e morale si oppone ai tentativi di confronto,
perché
uscire
dall'ambiguità significherebbe avvertire il disagio, la colpa,
implicherebbe fare quella fatica mentale che con la
malafede si è
voluta scansare. Malafede e ambiguità sono rintracciabili
nell' esperienza psicoterapeutica
e
nell'ambito sociale. Possono
investire il campo degli affetti, le relazioni con la diversità, le
profonde trasformazioni che riguardano la coppia e
la
famiglia,
l'identità di genere, l'etica e la bioetica, la
spiritualità, la fede
religiosa, la psicoanalisi stessa. |
d.ssa Tenerini Alessandra
"L’ESPERIENZA PASSIONALE NELL’INDIVIDUO, NEL GRUPPO, NELLA CULTURA"
Intervento sul libro: ("Itinerari e figure della passione"
di Giorgio Sassanelli Antigone ed. 2008)
Il testo approfondisce i percorsi dello sviluppo della personalità considerando la passione come
un’esperienza che organizza il desiderio del soggetto all’interno della relazione con l’altro.
Nodo centrale dello sviluppo individuale è il desiderio incestuoso la cui elaborazione può andare
incontro a differenti destini: non solo quello edipico, ma anche quello ideale e quello isterico
passionale. Nel mostrarci queste linee di sviluppo l’autore mette in luce modalità con cui il desiderio
si confronta con la trasgressione e la norma, ed organizza differenti relazioni soggetto-oggetto.
I riferimenti a riti ed opere letterarie sono la base per alcune riflessioni sul ruolo svolto dal
gruppo di appartenenza e dal contesto culturale come potenziali garanti di significati e comportamenti.
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Anno 2008

Dr.
Franco Petrucci: L'importanza di esprimere e riconoscere le
emozioni ( Evitare le emozioni, vivere le emozioni.
Antonino Fierro Cortina ed 2007 ) d.ssa
Maria
Paola Moretti. La violenza nel quotidiano (
La violenza e la vita: la faccia nascosta di Edipo. J. Bergeret Borla
ed. 1994)
dr. Maurizio Riccetti :
Specchio, specchio delle mie brame dove si trova l'eros nel reame. (Gli
specchi dell'eros maschile. Jole Baldaro Verde Roberto Modella Cortina
ed. 2004 ) |
ABSTRACTS
RELAZIONI
dr. Franco Petrucci
" L'importanza di esprimere e riconoscere le emozioni."
Intervento sul libro: ("Evitare le emozioni, vivere le emozioni. Antonino Fierro Cortina ed 2007)
L’importanza di esprimere e riconoscere le emozioni viene analizzata da una particolare prospettiva
psicoanalitica che mette in relazione l’espressione dell’emotività con lo sviluppo del pensiero e il
funzionamento della mente.
E’ il modello del mentale proposto da Bion, che pone alla base delle relazioni umane la dialettica
tra una mente che raccoglie e restituisce trasformate emozioni e sensazioni primitive e ingestibili
evacuate e proiettate da un’altra mente.
La terapia psicoanalitica attiva una relazione che sviluppa progressivamente nel paziente gli strumenti
per metabolizzare e alfabetizzare le emozioni in modo da permettergli una crescita nella capacità di
mentalizzare.
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d.ssa Maria Paola
Moretti
"La violenza nel quotidiano"
Intervento sul libro: ("La violenza e la vita: la faccia nascosta di Edipo",J. Bergeret Borla
ed. 1994)
Partendo dal concetto di violenza mutuato dalla natura,e cioè come forza istintiva di natura protettiva,
l’autore teorizza un modello teorico di formazione della aggressività distruttiva. Il modello identifica
nel surplus di energia libidica a disposizione del soggetto o nell’impossibilità di esprimerla, la causa
della formazione della aggressività. In questa situazione all‘individuo rimangono due opzioni: l’acting
out, che si esprime nella aggressività individuale e/o di gruppo per es., o la disintegrazione psichica
tipica dei disturbi psicotici o disturbi di personalità borderline.. Riprendendo il mito di Edipo Bergeret
ne presenta una lettura nuova ritrovando la modalità difensiva genitoriale alla origine del mito quale
determinante per l’attacco aggressivo del figlio Edipo.
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dr. Maurizio Riccetti
“SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME,
DOVE SI TROVA L’EROS NEL REAME ?”
”
Intervento sul libro: ("“Gli specchi dell'eros maschile”
di Jole Baldaro Verde e Roberto Todella ed. Cortina 2005
e brani tratti dal Cantico dei Cantici di Re Salomone, Gente dello Wyoming di A. Proulx,
Tre camere a Manhattan di G. Simenon, Un amore di D.Buzzati)
Se tra i presenti c’è chi ha già assistito alle mie precedenti conferenze e a occhio mi pare ce ne siano,
sa che ho trattato prevalentemente di psicologia maschile con particolare riferimento al ruolo identitario
di padre e dì come la carenza, o addirittura l’assenza del padre, sia causa di significative difficoltà
nello sviluppo psichico del figlio. Quest’anno ho deciso di cambiare argomento ma di rimanere attento alla
psicologia maschile e ho scelto di fare una conferenza diciamo…a luci rosse prendendo spunto da un recente
libro di Jole Baldaro Verde e Roberto Todella, un saggio che compie un interessante analisi dell’eros
maschile e della sua necessità di esprimersi attraverso diversi specchi, cioè attraverso figure diverse
tra loro che l’uomo investe di libido.
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Anno 2007

Dr.
Franco Petrucci Il pieno e il vuoto. Dall'abbondanza del
cibo al cibo come problema. (Anoressia, bulimia e
obesità" di M Recalcati e U. Zuccardi.Merli. Bollati Boringh. ed 2006)
Adolescenza: la sfida del crescere.
D.ssa Maria
Paola Moretti La nuova sfida adolescenziale.
(
"I nuovi adolescenti, padri e madri di fronte a una sfida" di
Pietropolli Charmet Cortina ed. 2002) Dr.
Maurizio Riccetti Elementi psichici per comprendere il
rapporto padre-figlio nel destino dei figli e delle comunità ("
Il segno del padre" di P. Ferliga Moretti e Vitali ed.) |
ABSTRACTS
RELAZIONI
dr. Franco Petrucci
"Il pieno e il vuoto. Dall'abbondanza del cibo al cibo come problema."
Intervento sul libro: ("Anoressia, bulimia e obesità" di M Recalcati e U. Zuccardi.Merli. Bollati Boringh. ed 2006)
Anoressia, bulimia e obesità sono diventate delle vere piaghe della nostra epoca. La civiltà di oggi si
fonda sul consumo di tutto ciò che si può desiderare e anche di più. Il desiderio di qualcosa che non
abbiamo è stimolo di creatività e di impegno; ma oggi l’essere continuamente colmati dalla disponibilità
di prodotti sempre più nuovi e raffinati tende a spegnere il desiderio. La mancanza si è così trasformata
in un vuoto da riempire. I disturbi alimentari esprimono anche questo, lo smarrimento del desiderio e della
ricerca del legame d’amore con l’altro e rappresentano o un tentativo di riempire il vuoto ed i conflitti
evolutivi col mito della magrezza.
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d.ssa Maria Paola
Moretti
"Adolescenza: la sfida del crescere"
Intervento sul libro: ("I nuovi adolescenti, padri e madri di fronte a una sfida" di Pietropolli Charmet Cortina ed. 2002)
L’autore profondo conoscitore della tematiche tipiche della adolescenza propone una lettura accurata di come il passaggio dalla
famiglia normativa a quella affettiva abbia determinato dei mutamenti nei paradigmi che postulano lo
sviluppo psichico dell’individuo. Nella famiglia di oggi svengono vissute identificazioni incrociate,
laddove il figlio si identifica con il genitore ed il genitore con il figlio; oggi si pone l’accento alla
relazione eludendo completamente la norma che nel suo implicito richiama ad un confine, definendosi anche
come contenitore. Pietropolli Charmet offre questa ed altre spiegazioni alla base dei comportamenti
adolescenziali moderni , comportamenti tessuti con sentimenti di aggressività, o vissuti di noia profonda.
Non ultima la sessualità che appare priva di vissuto corporeo oltre che affettivo.
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dr. Maurizio Riccetti
“Elementi psichici per comprendere il rapporto tra
padre-figlio”
Intervento sul libro: ("Il segno del padre nel destino dei figli e della comunità”
di Paolo Ferliga, ed. Moretti e Vitali, Bergamo 2005
)
Il saggio sottolinea il pericolo che la scomparsa del padre nella famiglia e nella società
implica per lo sviluppo psichico del figlio e, per ricaduta, nella stessa comunità, privata
di un elemento sostanziale come quello maschile-paterno. L’assenza del padre reale si accompagna
ovviamente all’indebolimento dell’idea archetipica del padre, che invece dovrebbe essere, come
in un circolo virtuoso, struttura portante e rigenerante del padre come figura reale e a riscoprire
importanza e la bellezza dell’essere padre.. Particolare attenzione viene data alla duplicità
dell’archetipo del padre nella sua funzione luminosa e oscura, la cui ambiguità costituisce in
alcuni casi il complesso paterno.
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Anno 2006

dr.
Maurizio Riccetti:Crisi dell'uomo: trasformazione della
figura maschile nell'attuale contesto sociale e sua possibile
evoluzione ("L'uomo post patriarcale" di Giorgio
Cavallari ed. Vivarium 2003) d.sse Elisabetta
Ferrulli e Maria Paola Moretti: Può l'amore nascere
dall'amore? L'amore romantico come stabilità e prevedibilità enel senso
della scoperta e del rischio ("L'amore può durare? Il
destino dell'amore romantico" di Stephen Mitchell ed. Cortina 2003) Dr.
Franco Petrucci: Rivivere ciò che non è narrabile: il
recupero emozionale di esperienze precoci nella relazione
psicoanalitica ("Sentire le parole - Archivi sonori
della memoria implicita e musicalità del transfert" di Mauro Mancia ed.
Bollati Boringhieri 2004) |
ABSTRACTS
RELAZIONI
dr. Maurizio Riccetti
“Crisi dell’uomo: trasformazione della figura maschile
nell’attuale contesto sociale e sua possibile evoluzione”
Intervento sul libro: ("L’uomo post patriarcale. Verso una nuova identità maschile”
di Giorgio Cavallari, ed. Vivarium, Milano 2003)
Il saggio affronta un’innegabile dato di fatto: la crisi esistenziale e spesso psicopatologica dell’uomo
contemporaneo nel difficile compito di traghettamento dall’epoca patriarcale, quella cioè del padre-padrone
e del padre-legge, a quella post-patriarcale, dove l’uomo, deposta la veste del padre-padrone, conserva
ancora, e giustamente per l’equilibrio psichico di se stesso e delle nuove generazioni, la veste del
padre-legge mentre contemporaneamente cerca di muoversi verso un incontro integrativo e trasformativo con
la donna.
Esperienze emotive precoci, antecedenti lo sviluppo del linguaggio e della funzione simbolica, sono oggetto
di una memorizzazione non cosciente e non narrabile, ma possono venire recuperate e rivissute nella
relazione psicoanalitica mediante il transfert e il sogno.
Gli studi delle neuroscienze distinguono due tipi di memoria: una “esplicita” suscettibile di narrazione e
una “implicita” collegata a esperienze non verbalizzabili.
Le esperienze depositate nella memoria esplicita potranno essere recuperate tramite ricordi e narrazioni,
mentre le esperienze precoci depositate nella memoria implicita non potranno essere narrate, ma rivissute
emotivamente all’interno della relazione analitica nel transfert e nel sogno.
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d.ssa Maria Paola
Moretti
"Può l’amore nascere dall’amore? L’amore romantico come
stabilità e prevedibilità e nel senso della scoperta e del rischio"
Intervento sul libro: ("L'amore può durare? Il destino dell'amore romantico" di Stephen Mitchell
ed. Cortina 2003)
Il libro di Mitchell affronta il tema dell’amore romantico valutando le sue peculiarità sia nell’ottica
della sicurezza affettiva , in cui la passione amorosa cede il passo alla fiducia e sicurezza del rapporto,
sia in relazione all’amore sentito come avventura e ricerca del nuovo. Nel rilevare gli elementi fondanti
il sentimento dell’amore l’autore analizza in particolare la tematica della aggressività, della sessualità
e della idealizzazione.. Il degradarsi degli amori, sostiene Mitchell non è dovuto alla contaminazione
dell’aggressività, ma alla incapacità di contenere la tensione tra questi due sentimenti, perché la
capacità di amare per molto tempo una persona implica la capacità di tollerare e riparare l’odio.
La tesi dell’autore è che per sostenere la passione romantica è necessaria una particolare e delicata
opera di equilibrio nella triade desiderio, dipendenza ed aggressivi
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Anno 2005
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dr. Maurizio Riccetti:
Funzione paterna e sviluppo psicologico del figlio. ("Il
padre:
l'assente inaccettabile", Claudio Risé, ed. San Paolo)
d.ssa
Maria Paola Moretti: Un percorso nella psicologia del
femminile: dal mito ai giorni nostri. ("Amore e Psiche:
un'interpretazione nella psicologia del profondo", Erich Neumann,
Astrolabio ed. 1989)
dr. Franco Petrucci:
Qualità dell'accudimento nell'infanzia e sviluppo psichico.
("Psicoanalisi e teoria dell'attaccamento", Peter Fonagy, Raffaello
Cortina ed.)
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ABSTRACTS
RELAZIONI
dr. Maurizio Riccetti
"Funzione paterna e sviluppo psicologico del figlio"
Intervento sul libro: ("Il padre:l'assente inaccettabile", Claudio Risé, San Paolo ed.2003)
C' è un problema sociale ormai evidente per chiunque: il padre e la sua funzione paterna sono in esilio.
La società occidentale ha lentamente espulso il padre e i suoi significati psicologici dalla famiglia e
da molte istituzioni formative, la scuola in primis.
L’importanza del padre e la funzione paterna oltre che fondamentali per lo sviluppo psichico del figlio
sono elemento essenziale per contenere le ansie, l’esasperazione dell’aggressività e le risposte
depressive. Il padre viene valutato nella sua profonda essenza, quella cioè di imprimere una ferita
psichica nel figlio, per aiutarlo tramite la Legge a dare un senso, una direzione alle sue energie:
padre come ponte tra figlio e società, come collegamento fra terra e divino.
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d.ssa Maria Paola
Moretti
"Un percorso nella psicologia del femminile:
dal mito ai giorni nostri"
Intervento sul libro: ("Amore e Psiche: una interpretazione della psicologia del profondo",
Erich Neumann,Astrolabio ed. 1989)
La favola di Eros e Psiche ,inserita nel libro “ L’asino d’oro “ di Apuleio, viene raccontata da una
vecchia a Carite, la sua padroncina. E. Neumann ne ha approfondito i significati rendendo attuale il
contenuto della favola in relazione allo sviluppo della psicologia femminile. Dal tema della bellezza,
alla invidia di Afrodite e delle sorelle di Psiche, passando attraverso la solitudine della stessa, che
incontra l’amore nel buio della inconsapevolezza, fino alla rappresentazione del difficile percorso di
individuazione che Psiche effettua nell’affrontare le famose fatiche, cercheremo di individuare, passo
dopo passo, quali aspetti sono ancora presenti nella vita di una donna, comprenderne i significati
simbolici e relazionali e la loro influenza nella relazione con il maschile.
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dr. Franco Petrucci
"Qualità dell'accudimento nell'infanzia e sviluppo psichico."
Intervento sul libro: ("Psicoanalisi e teoria dell'attaccamento", Peter Fonagy, Raffaello Cortina ed.)
Anche se la storia dei rapporti tra psicoanalisi e teoria dell’attaccamento è punteggiata da contrasti e
incomprensioni la moderna teoria psicoanalitica condivide l’assunto fondamentale della teoria
dell’attaccamento, e cioè la centralità di un rapporto madre-bambino che soddisfa esigenze primarie di
relazione più che bisogni fisici, mentre la teoria dell’attaccamento ha individuato quattro stili
fondamentali di attaccamento e i loro effetti sullo sviluppo.
È dunque possibile, oggi, un confronto e una integrazione tra le due teorie avanzando l’ipotesi che solo
una relazione di attaccamento sicuro consenta al bambino lo sviluppo della capacità di mentalizzare,
permettenogli di trovare nella mente della madre che lo rispecchia e lo contiene una versione riconoscibile
di sé.
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